Concerto per la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza - Teatro Regio

Martedi 10 novembre 2009 - Torino


www.marciamondiale.org

Perchè le persone gridano quando sono arrabbiate.


Un giorno un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: -“ Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?” – “ Gridano perché perdono la calma “ – rispose uno di loro.
“ Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?” - disse nuovamente il pensatore.
Bene gridiamo perché desideriamo che l’altra persona ci ascolti” – replicò un altro discepolo.
E il maestro torno a domandare: - “Allora non è possibile parlargli a voce bassa?”
Varie altre risposte furono date, ma nessuna convinse il pensatore.
Allora il maestro esclamò: - “ Voi sapete perché si grida contro un’altra persona quando si è arrabbiati?”-
“ Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto.
Per coprire questa distanza, bisogna gridare per potersi ascoltare.
Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro. D’altra parte che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E Perché? Perché i loro cuori sono molto vicini, La distanza tra loro è piccola. E quando l’amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono, è questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano.”
Infine il pensatore conclude dicendo: “ Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà troppa.

Ghandi.

dal Maestro

Prendi un sorriso
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore
e fallo conoscere al mondo.


(Mohandas Karamchand Gandhi)

Remember Hiroshima Perchè non accada mai più



Video ed interventi in ricordo della tragedia di Hiroshima e Nagasaki
Notte tra il 5 e 6 agosto 2009,
Murazzi del Po 25/27 (di fronte Centro Sociale), ore 24.00 - TORINO

Sessantaquattro anni dopo il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, il rischio di un'escalation nucleare continua ad essere elevato.

Con il disarmo sovietico, la fine della Guerra fredda e la caduta del Muro di Berlino si era fatta strada la speranza che questa minaccia si fosse allontanata per sempre; e invece, purtroppo, la corsa al riarmo (convenzionale e nucleare) continua ad essere una priorità per tutti i governi.

Il 6 agosto in tutto il mondo saranno ricordate le vittime dei bombardamenti, e tutto il disastro successivo provocato da “Little boy”. A Torino, ricordando Hiroshima e Nagasaki, affideremo alla corrente del Po tante piccole candeline, un segno di luce e di speranza, perché una tale tragedia non succeda mai più.


Cliccate sopra la foto e seguite il link per vedere tutte le foto dell'evento. Le foto sono di Diego Bordina

sulle donne....

Quando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di lavoro facendo pure gli straordinari.
Apparve un angelo e gli chiese:”Come mai ci metti tanto con questa?”
E il Signore rispose: “Hai visto il mio Progetto per lei?”
Deve essere completamente lavabile, però non deve essere di plastica, avere più di 200 parti muovibili ed essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi, avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente, avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato ad un cuore spezzato e lo farà tutto con solamente due mani.”
L’angelo si meravigliò dei requisiti.
“Solamente due mani….Impossibile!
E questo è solamente il modello base?
E’ troppo lavoro per un giorno….Aspetta fino a domani per terminarla.”
“No lo farò!” protestò il signore. “Sono tanto vicino a terminare questa creazione che ci sto mettendo tutto il mio cuore…
Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare 18 ore al giorno.”
L’angelo si avvicinò di più e toccò la donna.
“Però l’hai fatta così delicata, Signore”
“E’ delicata, ribatté Dio, però l’ho fatta anche robusta. Non Hai idea di quello che è capace di sopportare o ottenere”
“Sarà capace di pensare?” chiese l’angelo.
Dio rispose:
“Non solo sarà capace di pensare ma pure di ragionare e di trattare”
L’angelo allora notò qualcosa e allungando la mano toccò la guancia della donna…
“Signore, pare che questo modello abbia una perdita…”

“Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose…
non c’è nessuna perdita… è una lacrima” lo corresse il Signore.
A che cosa serve una lacrima?” chiese l’angelo.
E Dio disse:
“Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza, e il suo orgoglio.”
Ciò impressionò molto l’angelo “Sei un genio, Signore, hai pensato a tutto. La donna è veramente meravigliosa”
Lo è!
Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini.
Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia.
Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose.
Lottano per ciò in cui credono.
Si ribellano all’ingiustizia.
Non accettano un “no” per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore.
Si privano per mantenere in piedi la famiglia.
Vanno dal medico con un’amica timorosa.
Amano incondizionatamente.
Piangono quando i loro figli hanno successo e si rallegrano per le fortune dei loro amici.
Sono felici quando sentono parlare di un battesimo o un matrimonio.
Il loro cuore si spezza quando muore un’ amica.
Soffrono per la perdita di una persona cara.
Senza dubbio sono forti quando pensano di non avere più energie.
Sanno che un bacio e un abbraccio possono aiutare a curare un cuore spezzato.

Non ci sono dubbi però… nella donna c’è un difetto:
Ed è che si dimentica quanto vale.

Sentire l’umano nell’altro


"Sentire l’umano nell’altro è sentire la vita dell’altro in un meraviglioso arcobaleno multicolore, che tanto più si allontana quanto più ne voglio fermare, catturare, strappare l’espressione. Tu ti allontani e io mi sento confortato perché ho contribuito a spezzare le tue catene, a superare il tuo dolore e la tua sofferenza. E se vieni con me è perché ti costituisci, attraverso un atto libero, come essere umano, non perché sei semplicemente nato “umano”. Io sento in te la libertà e la possibilità di costituirti come essere umano. La tua libertà è il bersaglio dei miei atti. Allora neanche la morte fermerà le azioni che hai messo in marcia, perché sei essenzialmente tempo e libertà. Amo quindi dell’essere umano l’umanizzazione sempre più profonda. Ed in momenti di crisi, di cosificazione, di disumanizzazione come questi, amo la possibilità di una sua futura riabilitazione."

Silo

Torino


ci sono luoghi che danno ispirazione,
ci sono cieli che aprono immagini,
ci sono colori che ti toccano,
ci sono immagini talmente belle che ne senti l'odore,
ringrazio chi è riuscito a cogliere Torino in questo momento di particolare magia. La foto è di Diego Bordina

dedicata a Marco



Qualcosa c'è
che ti fa paura
e rende incerto il tuo volo.
Sarà l'idea
che il tempo si consuma
e l'improvviso sei solo,
come un attore hai scelto il ruolo
di chi è sicuro di se,
ma sai benissimo che la tua arte
è nella parte fragile di te.

Cerca angoli di cielo
fantastiche visioni,
per dare nuova luce ai tuoi occhi
lasciando entrare tutte le emozioni
senza far finta che l'amore non ti tocchi.
Prendi tutti i suoni
dal frastuono di ogni giorno
cerca tra la gente le parole
segui la tua vita
non lasciarla andare
ora è il momento

Perchè non c'è
nessuna differenza
se vinci o se perdi,
quello che conta
che ha più importanza
essere quello che sei.

Cerca angoli di cielo
fantastiche visioni,
per dare nuova luce ai tuoi occhi;
lasciando entrare tutte le emozioni
senza far finta che il dolore non ti tocchi.
Prendi tutti i suoni
dal frastuono di ogni giorno
cerca tra la gente le parole
ama la tua vita
non lasciarla andare
ora è il momento

Prendi tutti i suoni
dal frastuono di ogni giorno
cerca in ogni notte un po' di sole
ama la tua vita
non lasciarla andare
ora è il momento
non aspettare

Fight Club


* Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club.
* Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club.
* Terza regola del Fight Club: se qualcuno grida basta, si accascia, è spompato, fine del combattimento.
* Quarta regola: si combatte solo due per volta.
* Quinta regola: un combattimento alla volta.
* Sesta regola: niente camicia, niente scarpe.
* Settima regola: i combattimenti durano per tutto il tempo necessario.
* Ottava ed ultima regola: se questa è la vostra prima sera al Fight Club, ricordatevi che dovete combattere.

...nel fumo...

Sono stati giorni un po' confusi, nonostante il sole entrasse nella stanza, il mio cuore ancora non apprezzava appieno il suo calore. Ma la sua perseveranza ad entrare ogni mattina nella stanza, ha fatto si, che gli aprissi un varco nel mio cuore...oggi fa caldo direi.

Pacchetto sicurezza: Grande Fratello, Internet Edition!

Con la scusa di contrastare l’apologia di reato e l’istigazione a delinquere si stanno promulgando regole che danno piena libertà di censura su Internet al potere esecutivo.
In questo modo si cerca di togliere di mezzo l’unico strumento di comunicazione in cui esiste ancora un po’ di spazio per la democrazia.


Nel “pacchetto sicurezza”sono contenute diverse nuove regole per quanto riguarda i reati di apologia di reato e istigazione a delinquere o a disobbedire a leggi, nelle quali vengono coinvolti anche i fornitori di connettività internet.
In particolare si vorrebbe disporre l’oscuramento dei siti internet che ricadano nei reati menzionati attraverso apposito decreto del Ministero dell'Interno che ordini ai fornitori di connettività di utilizzare strumenti di filtraggio.

Si scorgono a questo punto diverse incongruenze: In prima battuta un’impossibilità tecnica di filtraggio mirato potrebbe portare alla situazione dove, per oscurare alcuni contenuti, si arrivi ad oscurare un dominio intero o una intera piattaforma di servizi (per es. Facebook). Senza contare poi che il complesso mondo dei blog e della condivisione dei feed RSS, in continua evoluzione tecnologica, potrebbe rendere tale oscuramento totalmente inutile, permettendo l'aggiramento "tecnologico" delle barriere.


In seconda analisi il decreto infrange uno dei pilastri che reggono il concetto e la pratica della democrazia, la separazione dei poteri giudiziario, esecutivo e legislativo, assegnando al Ministero dell'interno la discrezionalità di emettere il decreto di oscuramento, su comunicazione della magistratura. Si lascia oltretutto in dubbio anche il fatto che anche la magistratura possa, invece che debba, fare tale comunicazione al Ministero. Il rispetto della Costituzione avrebbe dovuto lasciare alla magistratura il pieno monopolio di tale processo senza l'intervento del Ministero.
Inoltre il Ministero non è obbligato a specificare la motivazione nel suo decreto di oscuramento, cosa che è invece sempre necessaria per gli atti della magistratura, a maggior ragione, dato che coinvolge
soggetti sostanzialmente estranei ai reati, ossia i fornitori di servizi.


Con la scusa della sicurezza, si aumentano i controlli sulla popolazione, in barba alla libertà individuale e alla privacy.
(http://www.giorgioschultze.eu/cpe/index.php?option=com_content&view=article&id=175%3Apacchetto-sicurezza-grande-fratello-internet-edition&catid=45%3Aopinioni&Itemid=60&lang=it)

Jung


« Quel che viene dopo la morte è qualcosa di uno splendore talmente indicibile, che la nostra immaginazione e la nostra sensibilità non potrebbero concepire nemmeno approssimativamente...Prima o poi, i morti diventeranno un tutt'uno con noi; ma , nella realtà attuale, sappiamo poco o nulla di quel modo d'essere. Cosa sapremo di questa terra, dopo la morte? La dissoluzione della nostra forma temporanea nell'eternità non comporta una perdita di significato: piuttosto, ci sentiremo tutti membri di un unico corpo »


Carl Jung

Imparo ad amare...


...amare me stessa per amare gli altri o amare gli altri per amare se stessi?
Amare solo se stessi è uno spreco ci si potrebbe annoiare, amare solo un altra persona è amore sprecato....amare tante persone inizia a diventare piu interessante, amare l'umanità intera? difficile arrivare a sentire l'umanità intera dentro di se...ma forse l'unico cammino che vale la pena seguire.
In questo mi sento molto poligama...nel Tentativo di amare tutti allo stesso modo.

Lentamente muore


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

(P. Neruda)

In ognuno splende il sole...



...in ognuno c'è tutto l'esistente
...in ognuno c'è tutto l'universo
...in ognuno c'è tutta l'eternità
...in ognuno non c'è nessuno e tutto.
Con amore ad "ogni" ognuno,
con amore a tutto l'esistente,
con amore a te che mi hai regalato questa foto stupenda delle violette.

Anna Magnani


Non ho avuto in quello che ho fatto in vita mia che due ambizioni: essere pulita moralmente, e dire sempre la verità. Ma la verità è stata un lusso, procurandomi non poche noie e la fama di donna dal carattere impossibile. (…) Sono sempre stata vera, non ho mai fatto il minimo sforzo per sembrare un’altra. Le bestie vivono secondo natura e non sbagliano quasi mai. Ho trasportato questa teoria nel campo degli uomini. Anche questa è la verità, non ho mai avuto ambizioni di nessun genere, non sono mai stata invidiosa né del successo né delle ricchezze altrui. Ho sempre camminato nella vita per sentire in me la gioia di una continua metamorfosi, di un continuo studio di quello che era il mio lavoro e, oserei dire, di un continuo perfezionamento della donna che era in me. (…) Anna Magnani

Vita


Pensieri friabili, dolcezza dell'azione, amabilità...giocare con le proprie illusioni, cambiare programmi, saltare in una pozzanghera, non avere il timore del giudizio altrui...di nuovo viva. Paola

Anima

Se avessi un pezzo di vita - di Gabriel Garcia Marquez


Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi regalasse un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto quello che penso, ma sicuramente penserei molto a quello che dico.
Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di piu'; capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi, perdiamo sessanta secondi di luce. Mi attiverei quando gli altri si fermano, e mi sveglierei quando gli altri si addormentano.
Ascolterei quando gli altri parlano e mi godrei un buon gelato di cioccolata.

Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei in maniera semplice, mi sdraierei beato al sole, lasciando allo scoperto non solo il mio corpo ma anche la mia anima.
Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l'uscita del sole. Dipingerei sulle stelle un sogno di Van Gogh, una poesia di Benedetti, e una canzone di Serrat; sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle loro spine e l'incarnato bacio dei loro petali...

Dio mio, se avessi un pezzo di vita... non lascerei passare un solo giorno senza ricordare alla gente che le voglio bene, che l'amo. Convincerei ogni donna e ogni uomo che sono i miei preferiti e vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini dimostrerei quanto sbagliano nel pensare che si smette di innamorarsi quando si invecchia, senza sapere che si invecchia quando si smette di innamorarsi.
Ad un bambino darei delle ali, ma lascerei che impari a volare da solo. Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la dimenticanza.

Tante cose ho imparato da voi, uomini...
Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere in cima alla montagna, senza sapere che la vera felicita' e' nella maniera di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato prende col suo piccolo pugno, per la prima volta, il dito di suo padre, l'ha afferrato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare un altro uomo dall'alto, soltanto quando deve aiutarlo ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, anche se piu' di tanto non mi serviranno, perche' quando leggerete questa lettera purtroppo staro' morendo.

Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi. Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti,
ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri. Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora. Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi "ti amo" e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.

Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò. Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri
troppo occupato per regalare un ultimo desiderio.

Gabriel Garcia Marquez

Dedicata ad un amico S.M.


di Franco Battiato

I Giorni Della Monotonia

Stavi giù distesa sopra il letto
e ti lasciavi andare come alla deriva
passavamo così attraverso impervie vie
i giorni della monotonia
tutti e due le labbra sulle tue
gli attimi vissuti intensamente
sono spenti
Stare insieme a te fu il delirio
di una storia della nostra estrema diversità
e mi innamorai ossessivamente
per distruggermi "..stringimi.."
mi sussuravi piano: "caro amore"

Giorni di immensa meraviglia
e giorni di cattività
tra noi due poi scoppiò il diluvio

Lux eterna domine in excelsis deo

Passavamo così attraverso impervie vie
i giorni della monotonia
tutti e due le labbra sulle tue
gli attimi vissuti intensamente
sono spenti

Sto con me, tra noi due ho scelto me

Mahmoud Darwish


Se avessi contemplato il volto della vittima e riflettuto,
ti saresti ricordato di tua madre nella camera a gas,
avresti buttato le ragioni del fucile e avresti cambiato idea:
non è così che si trova un'identità.

Mahmoud Darwish

Sulla RICONCILIAZIONE


".....Questi sono giorni di ispirazione e riflessione. Questi sono giorni di Riconciliazione. Riconciliazione sincera con noi stessi e con coloro che ci hanno ferito. In quelle relazioni dolorose che abbiamo patito non stiamo cercando di perdonare né di essere perdonati. Il perdono richiede che uno dei termini si metta ad un'altezza morale superiore e che l'altro termine si umili di fronte a chi perdona. Ed è chiaro che il perdono è un passo più avanzato di quello della vendetta, ma non lo è tanto quanto quello della riconciliazione.

Neppure stiamo cercando di dimenticare le offese che ci siano state. Non è il caso di tentare la falsificazione della memoria. È il caso di cercare di comprendere quello che è accaduto per entrare nel passo superiore del riconciliare. Niente di buono si ottiene personalmente o socialmente con l’oblio o col perdono. Né oblio né perdono! Perché la mente deve rimanere fresca ed attenta senza dissimulazioni né falsificazioni. Stiamo considerando ora il punto più importante della Riconciliazione che non ammette adulterazioni. Se cerchiamo la riconciliazione sincera con noi stessi e con quelli che ci hanno ferito intensamente è perché vogliamo una trasformazione profonda della nostra vita. Una trasformazione che ci tiri fuori dal risentimento nel quale, in definitiva, nessuno si riconcilia con nessuno e neanche con sé stesso. Quando arriviamo a comprendere che dentro di noi non abita un nemico ma bensì un essere pieno di speranze e fallimenti, un essere nel quale vediamo in rapida successione di immagini, bei momenti di pienezza e momenti di frustrazione e risentimento. Se arriviamo a comprendere che il nostro nemico è un essere che ha vissuto anch’egli con speranze e fallimenti, un essere nel quale ci sono stati bei momenti di pienezza e momenti di frustrazione e risentimento, avremo messo una sguardo umanizzatore sulla pelle della mostruosità.

Questo cammino verso la riconciliazione non sorge spontaneamente, cosi’ come non sorge spontaneamente il cammino verso la non violenza. Perché entrambi richiedono una grande comprensione e la formazione di una ripugnanza fisica della violenza.

Non saremo noi a giudicare gli errori, nostri o altrui, a questo fine ci saranno i risarcimenti umani e la giustizia umana e sarà la statura dei tempi quella che eserciterà il suo dominio, perché io non voglio giudicarmi né giudicare... voglio comprendere in profondità per pulire la mia mente da ogni risentimento.

Riconciliare non è dimenticare né perdonare, è riconoscere tutto quello che è accaduto e proporsi di uscire dal circolo vizioso del risentimento. È scorrere lo sguardo per riconoscere gli errori in se’ e negli altri. Riconciliarsi internamente è proporsi di non passare per lo stesso cammino due volte, ma disporsi a riparare doppiamente i danni prodotti. Però è chiaro che a coloro che ci hanno offeso non possiamo chiedere di riparare doppiamente i danni che ci hanno provocato. Tuttavia, è un buon compito far vedere loro la catena di danni che continuano a trascinarsi nella loro vita. Facendo ciò ci riconciliamo con chi abbiamo sentito prima come un nemico, anche se ciò non fa si’ che l'altro si riconcili con noi, ma questo fa già parte del destino delle sue azioni, sulle quali noi non possiamo decidere.

Stiamo dicendo che la riconciliazione non è reciproca tra le persone ed anche che la riconciliazione con se stessi non comporta come conseguenza che altri escano dal loro circolo vizioso, anche se si possono riconoscere i benefici sociali di una simile posizione individuale....."

tratto dal discorso di Silo a Punta de Vacas, maggio 2007
"...Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell'illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi..."

Giordano Bruno

L'arte di amare


La sfera più importante del dare, tuttavia, non è quella delle cose materiali, ma sta nel regno umano. Che cosa dà una persona a un'altra? Dà se stessa, ciò che possiede di più prezioso, dà una parte della sua vita. Ciò non significa necessariamente che essa sacrifichi la sua vita per l'altra, ma che le dà ciò che di più vivo ha in sé; le dà la propria gioia, il proprio interesse, il proprio umorismo, la propria tristezza, tutte le espressioni e manifestazioni di ciò che ha di più vitale. In questo dono di se stessa, essa arricchisce l'altra persona, sublima il senso di vivere dell'altro, sublimando il proprio. Non dà per ricevere; dare è in se stesso una gioia squisita. Ma nel dare non può fare a meno di portare qualche cosa alla vita dell'altra persona, e colui che riceve si riflette in essa; nel dare con generosità, non si può evitare di ricevere ciò che le viene dato di ritorno. Dare significa fare anche dell'altra persona un essere che dà, ed entrambi dividono la gioia di sentirsi vivi. Nell'atto di dare nasce qualcosa, e un senso di mutua gratitudine per la vita che è nata in loro unisce entrambe. Ciò significa che l'amore è una forza che produce amore; l'impotenza è l'incapacità di produrre amore.

Tratto da: L'arte di amare di E.Fromm

Il Cammino


Se credi che la tua vita termini con la morte, ciò che pensi, che senti e che fai non ha senso. Tutto finisce nell’incoerenza, nella disintegrazione.
Se credi che la tua vita non termini con la morte, ciò che pensi deve coincidere con ciò che senti e con ciò che fai. Tutto deve dirigersi verso la coerenza, verso l’unità.
Se sei indifferente al dolore e alla sofferenza degli altri, ogni aiuto che tu chieda non troverà giustificazione.
Se non sei indifferente al dolore e alla sofferenza degli altri, devi fare in modo che ciò che senti coincida con ciò che pensi e con ciò che fai per aiutare gli altri.

Impara a trattare gli altri nello stesso modo in cui vorresti essere trattato
Impara a superare il dolore e la sofferenza in te, nel tuo prossimo e nella società umana.
Impara ad opporti alla violenza che c’è in te e fuori di te.
Impara a riconoscere i segni del sacro in te e fuori di te.

Non lasciar passare la tua vita senza chiederti: “Chi sono?”
Non lasciar passare la tua vita senza chiederti: “Dove vado?”
Non lasciar passare un solo giorno senza darti una risposta su chi sei.
Non lasciar passare un solo giorno senza darti una risposta su dove vai.
Non lasciar passare una grande allegria senza ringraziare dentro di te.
Non lasciar passare una grande tristezza senza reclamare dentro di te quell’allegria che vi è rimasta custodita.
Non immaginare di essere solo nel tuo villaggio, nella tua città, sulla Terra e negli infiniti mondi.
Non immaginare di essere incatenato a questo tempo e a questo spazio.
Non immaginare che con la tua morte si perpetui in eterno la solitudine.

Tratto da Il Messaggio di Silo

A volte una castagna....



A volte mi sento una castagna...ha quella buccia forte e robusta che sfida gli eventi (il freddo, il vento, la caduta dall'albero)...quella buccia che però a contatto con il calore si sgretola, svelando il contenuto: quel frutto buono, polposo e gustoso che è!
Metaforicamente sono io...e il calore che aiuta a tirar fuori la parte bella e buona di me, siete tutti voi.

Paola Balestra

La mia richiesta


In questo momento di grande sbandamento della direzione del pianeta e della mia vita
CHIEDO ED ESIGO

PER ME:
Lucidà mentale, che mi permetta di vedere oltre al mio normale modo di guardare gli altri e gli eventi sempre ancora troppo spinta dagli insogni

Forza, che mi permetta di portare a termine le mie scelte lucide e di non farmi trascinare nelle compulsioni e negli insogni e che mi faccia superare le mie frustrazioni

Commozione, che mi permetta di connetermi di più con le mie esigenze e quelle delle persone con cui condivido il mio percorso di vita


PER LE PERSONE CHE MI STANNO VICINE:
Forza, per affrontare le difficoltà del momento e aprirsi il futuro

Serenità, per poter prendere decisioni e scegliere in una direzione evolutiva


PER L’UMANITA’:
Saggezza, affinché non si vada in una direzione distruttiva e ritorni la “ragione”

Bontà, affinché ci sia più amore tra le persone e per tutto il creato

Forza, affinché tutto questo si possa realizzare e si possano superare i momenti di difficoltà


Ho fede che questa richiesta venga ascoltata, queste necessità le sento sincere nella mia testa e nel mio cuore.
Elevo questa richiesta dal mio cuore per me e per gli altri.


Paola Balestra


"Le generazioni peggiorano sempre più. Verrà un tempo in cui saranno talmente maligne da adorare il potere; il potere equivarrà a diritto per loro, e sparirà il rispetto per la buona volontà. Infine, quando l'uomo non sarà più capace di indignarsi per le ingiustizie o di vergognarsi in presenza della meschinità, Zeus lo distruggerà. Eppure, persino allora, ci sarebbe una speranza, se soltanto la gente comune insorgesse e rovesciasse i tiranni che la opprimono".
Mito Greco sull'Età del Ferro.

Il mio ringraziamento


Ringrazio per il dono della vita
Ringrazio i miei genitori per avermi accudito
Ringrazio la mia famiglia per il sostegno che sempre mi da
Ringrazio i miei amici per l’allegria che mi trasmettono
Ringrazio i miei compagni di Movimento per l’energia che mi trasmettono
Ringrazio il mio orientatore perché mi sopporta e mi supporta
Ringrazio Silo per i suoi insegnamenti
Ringrazio tutti i maestri che lo hanno preceduto per averci lasciato tracce di conoscenza
Ringrazio tutti gli uomini e donne che mi hanno preceduta per quello che hanno realizzato e per le difficoltà che hanno dovuto superare
Ringrazio di sentirmi parte di questa storia umana e di avere avuto la spinta a dirigermi verso l’apertura e la meditazione di un senso
Ringrazio per il futuro luminoso che arriverà
Ringrazio per le difficoltà che incontro che mi fanno fare passi avanti
Ringrazio per le frustrazioni che mi rinforzano il cuore
Ringrazio per le vittorie che mi danno energie per avanzare
Ringrazio per i momenti in cui mi sento sola perché mi spingono a non restarlo
Ringrazio perché sento che tutti i miei limiti, i miei climi, le mie virtù…non sono miei ma fanno parte del “tutto”.

Paola Balestra


Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza, l’ingordigia, l’orgoglio, la vanità... Lentamente bisogna liberarcene. Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi. E il momento di uscire allo scoperto; è il momento d’impegnarsi per i valori in cui si crede. Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con nuove armi.

Tratto da "Lettere contro la guerra" di Tiziano Terzani

31/12/2008
Un saluto ad una grande donna, compagna di lotta, affinchè il suo passaggio verso la luce sia sereno. Un bacio a te Rosario.

Tratto dal libro Il messaggio di Silo

I ricordi della tua vita sono il giudizio delle tue azioni. Puoi, in breve tempo, ricordare molto di quanto di meglio c’è in te. Ricorda dunque, ma senza agitazione e purifica la tua memoria. Ricorda dolcemente e tranquillizza la tua mente...


Rifiuta ora lo spavento e lo scoramento...

Rifiuta ora il desiderio di fuggire verso regioni oscure...

Rifiuta ora l’attaccamento ai ricordi...

Rimani ora in libertà interiore, con indifferenza verso la suggestione del paesaggio...

Prendi ora la decisione dell’ascesa...

La Luce pura rischiara le cime delle alte catene montuose e le acque dai mille colori discendono tra melodie non riconoscibili verso altipiani e prati cristallini...

Non temere la pressione della Luce che ti allontana dal suo centro sempre più fortemente. Assorbila come se fosse un liquido o un vento, perché in essa, certamente, c’è la vita....

Quando nella grande catena montuosa trovi la città nascosta devi conoscerne l’entrata. Ma questo lo saprai nel momento in cui la tua vita sia trasformata. Le sue enormi mura sono scritte in figure, sono scritte in colori, sono “sentite”. In questa città si custodisce ciò che è stato fatto e ciò che c’è da fare...

Sei riconciliato...

Sei purificato...

Preparati ad entrare nella più bella Città della Luce, questa città mai percepita dall’occhio, mai ascoltata nel suo canto dall’udito umano...

Vieni, preparati ad entrare nella Luce più bella...